BOLOGNA MAGICA

Tarocchi Ermetismo Arte Storia

16 - 17 novembre 2024

BOLOGNA MAGICA

Tarocchi Ermetismo Arte Storia

 

Bologna è una delle capitali del Medioevo e del Rinascimento. A lei spetta la densità degli alti studi e una complessa circolazione dei saperi. È a questo orizzonte che si ispira il convegno BOLOGNA MAGICA. Tarocchi Ermetismo Arte Storia. Trattazioni inedite e voci originali uniscono l’ermetismo alle altre discipline, volgendo uno sguardo speciale alle carte dei Tarocchi, prodotto nobile della filosofia neoplatonica e deposito di archetipi universali, che da Bologna si sono propagate in tutto il mondo.

L’evento è a cura di Morena Poltronieri ed Ernesto Fazioli (Museo Internazionale dei Tarocchi)

 

Ingresso gratuito solo su prenotazione: museodeitarocchi@gmail.com - 3349975005

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Convegno 2024 completo.pdf

PROGRAMMA


1° GIORNO

16 Novembre Convegno internazionale

Dalle ore 10:00 alle ore 18:00

Sala Tassinari - Palazzo Comunale  

Piazza Maggiore, Bologna 

Ore 10:00 Registrazione partecipanti 

Ore 10.30: Da Bologna magica al Museo Internazionale dei Tarocchi (Morena Poltronieri) 

Ore 11:00: Lo insaciabile desiderio nostro: l'Hermatena di Bocchi e l'amorosa sapienza

a cura di Paola Goretti

Parafrasando una celebre lettera in cui Isabella d'Este confessava con orgoglio la sua brama collezionistica (Lo insaciabile desiderio nostro di cose antique), anche quello di Achille Bocchi è un insaciabile desiderio. Non di "cose": naturalia, mirabilia, artificialia. Ma del Sapere Universale -ortodosso ed eterodosso- sostanziato dall’officina dell’antico.

Dotto umanista, precocissimo cattedratico, ideatore del singolare palazzo di via Goito (1546), dell’Hermatena –sorta di accademia di marca neoplatonica che riunisce un’intera galleria di uomini illustri- e delle Symbolicae Quaestyones (1555), uno dei libri di emblemi più complessi di sempre, il progetto di Bocchi (1488- 1562) irradia una visione di tuttità. Teatro della memoria, virtuose adunanze, notandissimi secreti. L’immenso geroglifico del mondo ancora si disvela, nel sogno dell’antico metamorfosante. 

Ore 11:40 Il Master in Magia e Scienze Occulte presso l'Università di Exeter (U.K.)

a cura di Emily Selove

L'Università di Exeter ha lanciato un nuovo programma di Master sulla Magia e l'Occulto: una laurea flessibile che offre agli studenti la libertà di esplorare i propri interessi specifici all'interno della lunga e diversificata storia dell'esoterismo, della stregoneria, della magia rituale e di argomenti correlati. Questa conferenza spiegherà le ragioni alla base della struttura del MA, esplorando, ad esempio, il motivo per cui ha sede presso l'Istituto di Studi Arabi e Islamici, ponendo il patrimonio culturale arabo-islamico al centro di questi studi e nella storia del "Ovest." A titolo illustrativo di quest'ultimo punto, saranno introdotte alcune teorie sull'origine mediorientale dei Tarocchi. 

Ore 12:20 Immagini ed esperienza mistica nella cabbala cristiana: L’homo verus e l’homo novus di Lodovico Lazzarelli

A cura di Flavia Buzzetta - Fondazione Hausbrandt – Laboratoire d’études sur les monothéeismes.

L’intervento prenderà in esame la nozione di esperienza mistica nella prima cabbala cristiana del Rinascimento, attraverso un esame delle teorie che esprimono il rapporto intimo tra l’uomo e Dio e le tecniche utilizzate per raggiungere il rapimento estatico. In particolare, saranno presentate le immagini cabbalistiche utilizzate da Lodovico Lazzarelli (1447-1500) per esprimere il percorso di ascesi e di purificazione che permette all’uomo di recuperare la sua natura originaria e di rinascere nell’incontro trasfigurante con la divinità. Contemporaneo di Giovanni Pico della Mirandola e di Pierleone da Spoleto, progenitori della cabbala cristiana, fu un umanista eclettico. Poeta, filosofo, mistico e cabbalista, ha partecipato alla diffusione dell’ermetismo e alla sua ibridazione con la tradizione esoterica ebraica. Adottando un linguaggio spesso oracolare e simbolico, Lazzarelli propone nelle sue opere una forma rigenerazione o nuova generazione che può essere considerata come un esempio di deificatio hominis, grazie alla quale l’uomo divinizzato accede agli arcani segreti della natura. 

Ore 13:00 Pranzo 

Ore 15:00 Etimo e significato di Tarocco, a cura di Andrea Vitali

Verso la fine del sec. XV il nome di Ludus Triumphorum mutò in Ludus Tarochorum. Gli storici del tempo si chiedevano cosa volesse significare quel nuovo termine senza tuttavia comprenderne con esattezza né l’origine né il significato. Ne siamo stati edotti attraverso testi letterari, fra cui uno in particolare è molto rilevante in quanto riporta chiaramente il significato di quella parola, un etimo il cui significato era già conosciuto fin dal sec. XII. 

15:40 Dai “Tarocchi del Mantegna” ai Tarocchi Sola Busca: il percorso dell’uomo ‘divino’

A cura di Laura Paola Gnaccolini

I cosiddetti “Tarocchi del Mantegna”, normalmente non visibili al pubblico per ragioni conservative, sono annoverabili tra le meraviglie in possesso dell’Ambrosiana. Preziosa testimonianza del poliedrico agire dell’intelletto umano, queste incisioni rappresentano un capolavoro grafico e simbolico ancora molto misterioso poiché, nonostante l’amplia bibliografia, nulla di certo è stato ancora detto sul loro autore e sul reale scopo della loro realizzazione. Un’affascinante trattazione in uno dei capitoli più misconosciuti del Rinascimento italiano, che approda alla possibile identificazione dell’umanista responsa-bile di questo prezioso manufatto.

 

Ore 16:20 Istituto Warburg: TAROT – ORIGINS & AFTERLIVES (Tarocchi - origini & vite successive), a cura di Jonathan Allen e Martina Mazzotta.

La trattazione verte sulla mostra inaugurale del suo nuovo spazio espositivo dell’Istituto Warburg, curata da Jonathan Allen, Martina Mazzotta e Bill Sherman, che si terrà dal 31 di gennaio al 30 di Aprile 2025 a Londra e proseguirà a Milano, presso la Biblioteca Nazionale Braidense/Pinacoteca di Brera, dalla metà di maggio alla fine di luglio.

Il percorso espositivo si articola in una sequenza di momenti critici della lunga storia dei tarocchi, dei quali vengono esplorate le fonti iconografiche e le profonde trasformazioni attuate per mano di artisti, mistici e scrittori. Il progetto prende le mosse dall’eredità di Aby Warburg, colui che fondò il proprio pionieristico istituto ai fini di rintracciare i movimenti della cultura – miti, eredità e memorie – attraverso il tempo e lo spazio. Warburg dedicò un intero pannello del suo leggendario “Bilderatlas Mnemosyne” ai tarocchi, che si rivelano parte integrante dei suoi studi sul Rinascimento italiano: egli fu infatti tra primi a dischiudere i complessi rapporti tra le carte, l’astrologia e l’arte. L’itinerario prevede cinque “scene” che sviluppano la narrazione fino alla contemporaneità, esplorando la polifunzionalità dei tarocchi in quanto semplice gioco, repertorio di archetipi e strumento per la scoperta del sé.  

Ore 17:00 L’enigma di Dürer: un codice decriptato, a cura di Giovanni Pelosini

Nel contesto della tradizione umanistica rinascimentale, Melencolia I di Albrect Dürer è forse l’opera più studiata per il ricco contenuto di simboli ermetici. Al di là della nota esegesi di Panofsky e delle suggestioni alchemiche, è finora sfuggito ai ricercatori l’enigma simbolico-astrologico criptato nella famosa incisione. Qui Dürer ha intenzionalmente lasciato indizi per individuare una data: un momento preciso della propria vita, in una malinconica e proficua notte rivelatrice delle potenti energie celesti e della forza della creatività umana, alla ricerca della magia dei sigilli apotropaici e dell’armonia degli opposti.  

Ore 17:40 Tarocchi al Museo a cura di Morena Poltronieri ed Ernesto Fazioli

Dal Museo Internazionale dei Tarocchi alla nascita di un’Accademia.

Ore 18: Fine dei lavori

2° GIORNO: Matinée

17 Novembre 2024

Al cinema con i Tarocchi

dalle ore 11:00 alle 13:00

 Cinema Odeon – Via Mascarella 3 - Bologna

Ore 11:00 - Apertura dei lavori e presentazione del Museo Internazionale dei Tarocchi a cura di Morena Poltronieri ed Ernesto Fazioli.

Ore 11:20 - I Tarocchi nella scrittura creativa e nel cinema: le scene rilette all’insegna degli Arcani, a cura di Sabina Guidotti

Il fantasmagorico mondo dei Tarocchi rappresenta una fonte inesauribile di ispirazione per scrittori e sceneggiatori, perché i Tarocchi raccontano storie che devono essere interpretate. Così come una carta conduce a un’altra carta, una pagina e una scena conduce a un’altra scena.

Nel viaggio del Matto verso il Mondo, analizzeremo romanzi dove i Tarocchi sono il nucleo della storia, ad altri dove sapientemente sono stati nascosti, in attesa di essere riconosciuti, svelati, generando una seconda chiave di lettura, fino alle trame di film romantici, avventurosi, onirici e spettrali.

Ore 12:00 - Il viaggio dell’eroe e i 22 Arcani Maggiori dei Tarocchi nel cinema,

a cura di Lorenzo Pelosini.

Quasi tutta la moderna narrativa popolare è riconducibile agli archetipi dei miti antichi. Questo viaggio dell’eroe si racconta nei grandi film così come nella sequenza degli Arcani: le stesse immagini iconiche, gli stessi sogni del singolo e dell’intera umanità. Perché l’eroe dei miti è, in sostanza, la coscienza dell’uomo che affronta le prove della vita e conquista la piena consapevolezza di sé, riconducendo l’universo all’ordine dal caos. Nelle immagini e nel contenuto, i grandi successi cinematografici sono le diverse declinazioni di questa grande storia.

 

Ore 12:40 - Film e Tarocchi: le opere al Museo

A cura di Morena Poltronieri ed Ernesto Fazioli.

 

Ore 13:00 - Conclusione dei lavori.


2° GIORNO: Pomeriggio

17 Novembre 2024

I Tarocchi nell’arte contemporanea

Arte Ermetismo e Tarocchi

dalle ore 16:00 alle 18:00

Sala Conferenze MAMbo

Museo d'Arte Moderna di Bologna

Via Don Giovanni Minzoni, 14 Bologna

Ore 16:00 - Il mazzo di tarocchi di Austin Osman Spare, a cura di Jonathan Allen

Introduce Martina Mazzotta

Nel 2013, un mazzo di 79 tarocchi dipinti a mano creati intorno al 1906 dall'artista e mistico inglese Austin Spare è stato riscoperto da Allen negli archivi del Magic Circle Museum di Londra. Questa presentazione ripercorre la provenienza delle carte di Spare e si concentra su una caratteristica unica del mazzo: i "media connettivi" visivi e testuali che collegano le carte nelle loro varie combinazioni. Inoltre saranno trattate le interazioni di Spare con una serie di figure edoardiane tra cui Aleister Crowley e la suffragetta Sylvia Pankhurst.

 Ore 16:40 - Gli abiti dei Tarocchi: figure intrecci metamorfosi, a cura di Paola Goretti

La malìa dei Tarocchi (specie degli Arcani Maggiori) passa anche per il corredo degli apparati vestimentari, che precisano con tratti esteriori le virtù morali del seme, da sempre intrecciandosi alle fogge in uso. Le vesti lacere del Matto, quelle rigate degli Amanti, il cappello a lemniscata del Bagatto, il mantello dell’Eremita, la tiara della Papessa. Persino la Maison Dior ha reso omaggio alle divinità tarologiche (collezione 2021), nell’esclusivo film di Matteo Garrone girato tra le stanze del fascinoso Castello di Sammezzano.

Ore 17:20 - Gli artisti del Novecento e i Tarocchi, a cura di Morena Poltronieri

André Breton, Renato Guttuso, Emanuele Luzzati, Dario Fo, Francesco Clemente, Italo Calvino, Salvador Dalì. Il Giardino dei Tarocchi di Capalbio di Niki de Saint Phalle e The Velvet Underground Tarot Cards di Andy Warhol (1966). 

Ore 17:40 - L’Arte dei Tarocchi in un Museo, a cura di Ernesto Fazioli

Rassegna sulle opere contemporanee presenti al Museo Internazionale dei Tarocchi.

 Ore 18:00 - Fine dei lavori.

RELATORI

Jonathan Allen - Artista e scrittore (U.K.)

Vive e lavora a Londra ed è attualmente membro associato presso il Warburg Institute. È anche curatore del Magic Circle Museum dove, nel 2013, ha riscoperto il mazzo di tarocchi di Austin Osman Spare. Successivamente Jonathan Allen ha scritto Lost Envoy - The Tarot Deck of Austin Osman Spare, pubblicato da Strange Attractor Press (2016), ora nella sua seconda edizione, distribuita da MIT Press. Il lavoro di Allen è stato esposto ampiamente nel Regno Unito e a livello internazionale dall'inizio degli anni '90, tra cui alla 10° Biennale Manif d'Art di Quebec City (2022), MASS MoCA, Massachusetts (2017), STUK, Leuven (2017), Ryan Lee Gallery, New York (2016), Frankfurter Kunstverein (2008), e alla 1° Biennale di Singapore (2006).

Con la curatrice Martina Mazzotta, sta attualmente sviluppando una mostra per l’inizio del 2025 sulla storia culturale dei tarocchi al Warburg Institute di Londra.

 

Flavia Buzzetta - direttrice scientifica della Fondazione Hausbrandt

È ricercatrice associata presso il Centro Nazionale della Ricerca Scientifica Francese nei Laboratoire d’études sur les monothéismes (LEM - UMR 8584) e Centre Jean-Pépin (UMR 8230, CNRS-ENS Ulm). Ha conseguito un Dottorato di ricerca in Filosofia presso il Dipartimento FIERI-AGLAIA dell’Università degli Studi di Palermo e il Diplôme de Docteur en Histoire des Religions et Anthropologie Religieuse presso l’École Pratique des Hautes Études con una tesi dal titolo “Aspetti della magia naturalis e della scientia cabalae nel pensiero di Giovanni Pico della Mirandola (1486-1487)”. É stata vincitrice di prestigiose borse internazionali per ricercatori di alto profilo scientifico come la borsa Fernand Braudel-Hastec presso la Fondation Maison des Sciences de l’Homme e il Laboratoire d’Excellence Hastec di Parigi, la borsa dell’Institut d’études avancées di Paris, la borsa Marie Sklodowska Curie dell’Unione Europea, il Vossius Fellowship presso l’Università di Amsterdam, la borsa per Senior Researcher presso il Maimonides Center for Advanced Studies dell’Università di Amburgo ed è stata ricercatrice invitata presso l’Universitat de les Illes Balears, l’Università di Messina e l’Officina di Studi Medievali. Le sue ricerche riguardano principalmente le interazioni e gli scambi intellettuali tra il mondo ebraico e il mondo cristiano nel Rinascimento relativamente alla magia e alla cabbala. Le sue pubblicazioni includono diversi articoli su tematiche centrali della sua attività di ricerca come Transmission and Transformation of Kabbalistic Knowledge in Italy at the End of the Fifteenth Century, European Journal of Jewish Studies 16/1, 2022, pp. 54-70, volumi collettanei, la monografia Magia naturalis e Scientia cabalae in Giovanni Pico della Mirandola (Firenze, Olschki 2019) e Liber de homine. Edizione del ms. Vat. Ebr. 189, ff. 398r-509v (Lavis, La Finestra 2015). Ha realizzato, inoltre, un database su The Names of God and of Christ in the Syncretic Renaissance: Mystical, Magical and Visual Words in Christian Kabbalah accessibile nel sito https://cabbala.nakalona.fr

 

Laura Paola Gnaccolini - Storico dell’arte

 Storico dell’arte della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Milano dal 2000 e docente a contratto presso la Scuola di Specializzazione in Storia dell’Arte dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano dal 2018. Ha curato due mostre (a Brera 2012 – Il Segreto dei segreti- e in Ambrosiana 2018 – L’Uomo divino), con una particolare attenzione alle arti minori e alla ricerca della connessione tra le opere e il loro contesto culturale, partecipato alla redazione dei cataloghi scientifici di diversi musei milanesi, pubblicato articoli su riviste specialistiche, partecipato a mostre e convegni. Inizialmente specialista nel Rinascimento, con il lavoro presso la Soprintendenza ha allargato il suo campo di ricerca, in stretta connessione con la direzione di interventi di restauro su opereche vanno dall’epoca ambrosiana al XIX secolo.

 

Paola Goretti – Storica dell’Arte e del costume

Cinquecentista di formazione, storica dell’arte e del costume, dottore di ricerca in Arti della Luce, si è dedicata per vent’anni ai sistemi del vestiario di alta epoca, poi confluiti in innumerevoli scritti e in Monumenta. I Costumi di Scena della Fondazione Cerratelli, fotografie di Aurelio Amendola (Pacini), premiato dal Club Unesco di Firenze (2010). Ha insegnato e collaborato con prestigiose istituzioni culturali nazionali e internazionali per progetti interdisciplinari, tenuto la cattedra di Scenari presso l’Università dell’Immagine di Milano ideata sui cinque sensi da Fabrizio Ferri (1998-2005), lavorato alla Fondazione Ermitage per alcune ricognizioni sul patrimonio italiano a San Pietroburgo (2009-2010). Si occupa di estetica della luce e della natura, di tradizione classica e integrazione sensoriale.

Tra le mostre curate: Claudio Koporossy. Acqua di rose (Bologna, 2023); Vita Universa. Jorio Vivarelli scultore (Pistoia, 2022); L’arte della bellezza: i gioielli di Gianmaria Buccellati (Reggia di Venaria, 2016); Kokocinski. La Vita e la Maschera: da Pulcinella al Clown (Roma, 2015); Octavia Monaco. Inda Angelica Fiamma. Figure della contemplazione (Bologna, 2015); Venanzo Crocetti e il sentimento dell’antico. L’eleganza nel Novecento (Roma, 2013). E poi, Aurelio Amendola. Un’antologia (Pistoia 2021; Bari 2022), nelle Edizioni Treccani.

Dal 2013 collabora con Il Vittoriale degli Italiani, dove ha realizzato D’Annunzio e l’arte del profumo. Odorarius Mirabilis (2018), scenografia del Maestro Pier Luigi Pizzi. Tra le ultime pubblicazioni: “E’ l’immortale rosa”. D’Annunzio e il fiore dell’ebbrezza (Silvana, 2022); La rosa di Bologna. Una storia profumata (Minerva, 2022); Alfabetiere Emotivo (Cinquesensi, 2023); Tu m’inambri (Cinquesensi 2023): una lettera inedita di d’Annunzio dedicata a Irma Colli, alias Irma Amir Amor.

 

Sabina Guidotti - Scrittrice, Editor, Docente di scrittura creativa

Dopo il diploma di Sceneggiatrice col massimo dei voti all’Accademia Nazionale del cinema, continua gli studi con Francesco Scardamaglia, Tonino Guerra e Jean-Claude Carrière. Lavora al cinema come dialoghista e writer con Vincenzo Cerami che diventa suo maestro e mentore. Per il teatro collabora con Ascanio Celestini ai laboratori che porteranno in scena lo spettacolo La pecora nera. Nel campo della narrativa è stata per anni consulente editoriale per Arnoldo Mondadori editore. È autrice di diversi libri, tra cui: L’Ipotesi, con la prefazione della poetessa Alda Merini. Land’s end, edito da Meridiano Zero. Un occhio verde e uno blu edito da Minerva edizioni, con la prefazione di Francesco e Raffaella Guccini e un intervento del prof. Antonio Faeti.

 

Martina Mazzotta - Storica dell’arte, autrice e curatrice.

Ha studiato in Germania e insegnato per anni a Milano, occupandosi di mostre, libri, didattica ed eventi culturali per la casa editrice Gabriele Mazzotta e la Fondazione Antonio Mazzotta. Vive oggi a Londra, dove è Associate Fellow al Warburg Institute e corrispondente dal Regno Unito per il Sole 24 Ore/Domenica. È autrice di numerose pubblicazioni, di eventi culturali e di grandi mostre, in Italia e all’estero, che hanno esteso gli orizzonti sui rapporti tra arte, filosofia, scienze, musica. In Italia, da segnalare: Pelle di donna. Identità e bellezza tra Arte e scienza (2012); Wunderkammer. Arte, Natura, Meraviglia ieri e oggi (2013/14); Kandinsky->Cage, Musica e Spirituale nell’Arte (2017/18); Jean Dubuffet. L’arte in gioco (2018/19); Max Ernst (2022/23 - la prima retrospettiva in Italia). Insieme con Jonathan Allen e Bill Sherman sta curando per il Warburg Institute Tarot - Origins & Afterlives (2025).

 

Giovanni Pelosini – Scrittore e ricercatore

Dottore in Scienze Biologiche, scrittore, ricercatore, consulente e docente. Si occupa di ermetismo, alchimia, tarologia, astrologia, simbologia, discipline orientali, e neuroscienze. Ha pubblicato più di trecento testi, libri e articoli su riviste specializzate, tradotti in diverse lingue e diffusi in tutti i continenti. Autore del volume Tarocchi, gli Specchi dell’Infinito (Hermatena, 2016), ormai considerato un’opera omnia che raccoglie tutta la cultura tarologica a livello mondiale. Tiene conferenze e conduce seminari in Italia e all’estero. Ha rappresentato l’Italia nei congressi internazionali di Mosca (2013), San Marino (2015), Tel Aviv (2017), Haifa (2022), Barcellona (2024). È coordinatore scientifico-culturale e corrispondente per l’Europa del Museo Internazionale dei Tarocchi. Ha fondato la Tarologia Umanistica, disciplina filosofica e psicologica per la conoscenza del Sé.

 

Lorenzo Pelosini - Scrittore e regista

Autore best seller delle graphic novel interattive Demons of New York e Demons in High Heels (Game Garden), con un milione di lettori in tutto il mondo. Esordisce con il romanzo Il Volo del Falco (Hermatena, 2004) a soli quattordici anni, quando viene scoperto dal Premio Oscar e autore best seller John Irving, che scrive la prefazione dell’opera definendola “una riflessione sorprendentemente matura sulle difficoltà della crescita esistenziale”. Lavora come sceneggiatore e regista a Hollywood e scrive contenuti a tema Marvel e Lucasfilm per Hasbro, offrendosi anche come conferenziere su Marvel e cultura-pop presso la sua alma mater, la USC – School of Cinematic Arts di Los Angeles. È anche una personalità nota nella comunità nerd italiana in quanto partner ufficiale di Lucca Comics & Games per la testata Niente da Dire.

  

Emily Selove – Università di Exeter (U.K.), coordinatrice del dottorato post universitario MA Magic and Occult Science

Professoressa associata di Lingua e Letteratura Araba Medievale presso l'Università di Exeter, dove riunisce il Centro per la Magia e l'Esoterismo. È stata la PI di un progetto di ricerca finanziato da Leverhulme, "A Sorcerer's Handbook" (2019-2022) che creerà un'edizione e una traduzione del manuale magico di Sirāj al-Dīn al-Sakkākī (morto nel 1229) The Book of the Complete.

La dott.ssa Selove è stata ricercatrice associata post-dottorato presso l'Università di Manchester dal 2012 al 2014, lavorando al progetto Arabic Commentaries on the Hippocratic Aphorisms, finanziato dal CER. Ha articoli pubblicati e in corso sulla medicina e magia araba medievale. Il suo articolo "Magic as Poetry, Poetry as Magic: A Fragment of Arabic Spells" in Magic, Ritual, and Witchcraft, 2020, esplora un'area di particolare interesse per la sua ricerca: la sovrapposizione tra linguaggio poetico e magico.

 

Andrea Vitali – Medievista

È considerato dalla comunità accademica uno dei massimi esperti della storia dei tarocchi. Oltre a presiedere i comitati scientifici delle più importanti esposizioni realizzate in Italia sull’argomento, ha tenuto conferenze sul simbolismo medievale e sull'iconografia allegorica dei Trionfi presso diverse Università e Istituti di Cultura italiani e stranieri. Nel 1985 ha fondato l’Associazione Culturale Le Tarot, di cui è presidente, composta da eminenti personalità della cultura internazionale. Ha scritto e curato numerose pubblicazioni. Sul sito dell’Associazione (www.letarot.it) sono presenti oltre 250 suoi saggi fra storici e iconologici, questi ultimi tradotti in sei lingue. Al riguardo così si è espresso Umberto Eco: “I saggi iconologici di Andrea Vitali sono il riferimento più autorevole per lo studio dei simboli e delle allegorie degli Arcani Maggiori”.

Ha svolto attività di collaborazioni scientifica e didattica per diverse Università tenendo lezioni, seminari e assistendo gli studenti nella preparazione di tesi di laurea in qualità di correlatore. Fra i suoi più importanti contributi l’aver posto in luce numerosi documenti storici attestanti il significato del termine ‘Tarocco’, il motivo della presenza del Bagatto, l’aver decifrato in ambito iconologico storico le allegorie più emblematiche dei Trionfi (Arcani Maggiori) e reperito un grande numero di documenti storici sui tarocchi dal Rinascimento all’Ottocento. Numerose le sue interviste pubblicate dalla stampa e da emittenti televisive nazionali.

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